ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo), nata nel 1990,  è un’associazione che sensibilizza e incentiva le persone alla registrazione al Registro italiano donatori midollo osseo.
L’informazione, in particolare tra i giovani, è essenziale quando si parla di argomenti così rilevanti come la donazione di cellule staminali emopoietiche. ADMO ha l’obiettivo di trasmettere l’importanza della donazione, per far capire a ognuno di noi che abbiamo la facoltà di salvare una vita. La redazione vi invita alla tipizzazione e, soprattutto, alla partecipazione agli incontri informativi ADMO, per rendervi conto dell’immenso potere che avete nelle vostre mani.
La compatibilità con qualcuno in attesa di trapianto di midollo osseo è 1 su 100.000, l’ultima opportunità di salvezza per una persona potresti essere tu.

Per condividere al meglio la missione di ADMO, abbiamo intervistato Marta Spadaro, volontaria e iscritta al Registro donatori.

Da quanto sei volontaria ADMO e perché hai deciso di diventarlo?
Sono volontaria ADMO da settembre 2022. Dopo la maturità, riprogrammando la mia vita e le mie giornate, ho deciso che avrei dedicato del tempo all’attività di sensibilizzazione. Non è stata una scelta casuale perchè sono diventata potenziale donatrice di midollo osseo nel 2021, quando ero in quarto liceo, e da quel momento ho iniziato a diffondere la voce su questa possibilità.

Qual è il messaggio che voi di ADMO volete trasmettere, in particolare ai giovani?
Noi di ADMO ci impegnamo per sensibilizzare sulla donazione di midollo osseo, andiamo nelle scuole, nelle aziende, nelle caserme e spieghiamo che donare non è pericoloso. Purtroppo solo 1 persona su 100mila risulta compatibile con chi deve affrontare un trapianto per continuare a vivere e sdoganare la disinformazione è fondamentale. Ci sono tante malattie terminali per cui non si può fare nulla purtroppo, in questo caso invece una possibilità di guarigione c’è e passa attraverso il dono di uno sconosciuto.

Ci spieghi i vari step dalla tipizzazione alla donazione? È un processo pericoloso in qualche modo per il donatore?
La tipizzazione innanzitutto è lo step con cui si entra nel Registro italiano dei donatori di midollo osseo. Consiste in un prelievo di sangue o di saliva con il quale si entra in una banca dati mondiale, attraverso la quale si può essere rintracciati nel caso in cui qualcuno avesse bisogno di noi fino al compimento dei 55 anni. Se dovesse verificarsi una compatibilità, si svolgono tante analisi ed esami volti ad accertare la salute del donatore e poi si procede con l’effettiva donazione.
Ad oggi non è per nulla pericoloso, anzi il midollo si dona esattamente come il plasma (simile a una donazione di sangue).

Dove mi devo recare se voglio tipizzarmi?
Per tipizzarsi bisogna iscriversi sul nostro sito admo.it e selezionare uno dei nostri poli di reclutamento: Umberto I, Forlanini, Tor Vergata. Oppure selezionare uno dei nostri eventi in cui siamo in giro con l’ambulatorio mobile.

Cosa vuoi dire ai giovani che stanno leggendo questo articolo e sono indecisi sul diventare donatori o meno?
Li invito a venirci ad ascoltare! Vi racconteremo tutto meglio e nel dettaglio e ascolterete una testimonianza di un ricevente. Donare non deve fare paura!