Erano e sono il centro dei nostri quartieri. Una delle poche attività rimaste aperte durante il primo lockdown. Sono le edicole: dei chioschi solitamente realizzati in materiali di ferro, che popolavano (e popolano) le nostre piazze, vie, destinati alla vendita di giornali, libri, riviste.

In Italia questa attività sta sempre di più scomparendo. L’unico dato di dominio pubblico sulle edicole in attività è della “Unioncamere” del 2019, che parla di 14.626 mila edicole in tutta Italia. Si registrano solo nel Lazio e in Lombardia 4 mila edicole. La caduta delle vendite non è compensata dall’aumento delle copie in versione digitale. Infatti secondo un dato di luglio 2021 delle tabelle Ads, sono state 35 mile le vendite del digitale rispetto alle 75 mila vendite in meno dal luglio 2020 al 2021.

Nei primi del 2000 c’erano 36 mila edicole, quasi 4 chiusure al giorno. Si é passati da una vendita giornaliera di 6 milioni e 800 mila copie al giorno, al 2018 con 1 milione e 800 mila copie. 5 milioni di copie in meno quotidianamente.

Cosa è stato fatto per salvaguardare le edicole italiane?

Nel 2017 il presidente dell’ Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha siglato un protocollo d’intesa per salvaguardare gli edicolanti d’Italia. Il protocollo prevede di trasformare le edicole in un luogo che offra più servizi ai cittadini.

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