La danza è un’arte che esprime un movimento corporeo scandito da un ritmo.
Ne esistono di moltissimi tipi:
danza classica, urbana, hip hop e molte altre ancora. Nel tempo, evolvendosi, ha assunto un ruolo chiave nel marketing, basti guardare come moltissime canzoni, aumentino la loro fama grazie a video di pochi secondi su tik tok. Proprio per questo moltissimi artisti puntano molto sui social network. Ma vediamo come si è arrivati fino a qui.

Le sue origini risalgono all’era preistorica;
sin da tempi antichissimi infatti, è stata parte integrante di rituali, preghiere, momenti sacri e di aggregazione. La ritroviamo nelle feste popolari, nei teatri e in tutti quei luoghi e quelle situazioni declinati all’intrattenimento e allo spettacolo.
Ogni popolazione attribuiva alla danza un significato diverso:
per gli egiziani, ad esempio, era considerata la massima espressione dell’armonia degli astri, mentre per i romani era imprenscindibile durante il periodo dei sette re.

Nel tempo, soprattutto dopo la diffusione del cristianesimo, la danza venne usata per accompagnare i riti ecclesiastici, per poi essere bandita dalle liturgie nel Medioevo.
In quel periodo infatti, l’unica forma sopravvissuta fu quella popolare che tutt’ora, come per esempio la tarantella, viene ballata.

Bisognerà attendere fino al XVII secolo, periodo in cui comparirà nuovamente nelle corti italiane e francesi, per vederla fiorire nuovamente, considerato poi lo sviluppo della musica strumentale, che contribuirà a una diffusione di quest’arte nei palazzi reali europei. Luigi XIV, inoltre, fondò l’Académie Royale de Danse, con l’obbiettivo di codificare la danza, sviluppandone i principi fondamentali.

Da questo momento, assumerà un ruolo chiave negli spettacoli per istruire il pubblico e non solo per intrattenerlo.

A partire dalla fine del XIX secolo, la danza cominciò a svilupparsi in nuove forme e stili, che portarono a un cambiamento molto importante nella messa in scena, trasformandola così in una forma di ribellione. La danza moderna infatti spesso non è fedele a un ritmo musicale, al punto che a volte quest’ultimo non è nemmeno previsto.

Arriviamo ora alla danza contemporanea, nata in America e in Europa sulla scia tracciata dalla danza moderna. Infatti riprende da questa le espressioni corporee e i momenti di recitazione.
Negli ultimi anni sono state realizzate delle applicazioni col fine di registrare dei video di breve durata dove molto spesso ragazzi e ragazze mostrano le loro doti nel ballo. In particolare tik tok, lanciato in Cina nel 2016, è considerato il porta bandiera di questo periodo musicale.

Ci troviamo nel periodo storico dove la danza ha raggiunto la massima diffusione. Risulta difficile immaginare come si evolverà in futuro, soprattutto in un mondo sempre più tecnologico. Chissà, e se tra 10 anni ballassimo in un metaverso?