Sarà la Moldavia il prossimo obiettivo della Russia?

Mosca ha il suo cavallo di Troia nella repubblica secessionista della Transnistria, guidata da un governo filo-russo, che chiede la “federalizzazione” del piccolo paese ancora ai margini dell’Unione Europea e che potrebbe essere usato da Mosca come base di partenza per invadere l’Ucraina da ovest. Nessuno sa quale sarà la prossima mossa di Vladimir Putin, ma molti dicono che, dopo la probabile caduta di Odessa, l’esercito russo vorrà collegarsi con le sue truppe di stanza in Transnistria, adagiata lungo il fiume Nistro e collocata tra l’Ucraina occidentale e la Moldova.

Da cosa sono provocate queste supposizioni?

Dopo il crollo dell’URSS, quando la Moldavia e l’Ucraina dichiararono la loro indipendenza, la Transnistria, che, fino a quel momento, aveva avuto una sua collocazione all’interno dell’Impero Sovietico, divenne una zona ad alta tensioneLa comunità russofona, che rappresenta il 90% della popolazione, denunciò gravi discriminazioni e violenze nei suoi confronti, tanto che nel 1992 si scatenò una guerra tra secessionisti. La prima guerra fu appoggiata dalla Romania, la seconda dalla Federazione russa. A causa di tale angoscia, la presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha annunciato di aver presentato una richiesta ufficiale per candidare il proprio paese a diventare membro dell’Unione Europea con la quale aveva già firmato, nel 2014, un accordo di associazione.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, ha sottolineato la necessità della Repubblica di avere maggior sostegno, per lo sforzo enorme che stanno compiendo in queste ore il governo, le autorità locali e la popolazione, per accogliere e organizzare coloro che arrivano da oltre confine. Le autorità moldave hanno istituito diversi centri di collocamento temporaneo per fornire ai rifugiati alloggio, assistenza umanitaria, medicale, legale e alimentare. Dall’inizio del conflitto armato fino ad oggi, il 3% della popolazione ucraina è entrata in questo piccolo paese delle ex repubbliche sovietiche.