Recensione a cura di Gaia Ronchetti e Sofia Filardo

Intenso, profondo, appassionante, come si potrebbe definire meglio l’Arminuta, o “la Ritornata”?

Nella sua schiettezza, il libro racconta in modo crudo l’inadeguatezza e le difficoltà della protagonista nel ritrovarsi in una realtà totalmente differente da quella in cui era cresciuta, dove deve affrontare una situazione familiare di disagio e miseria sia materiale sia culturale. Abbandonata due volte, prima dalla madre biologica, poi dalla madre che fino ad allora l’aveva cresciuta,  solo grazie alla forza e all’amore di sua sorella Adriana, riuscirà a non abbandonarsi alla disperazione.

Il dialetto abruzzese, che si mescola perfettamente senza risultare impegnativo, aumenta in modo esponenziale il realismo della vicenda.

Un romanzo spettacolare che, pur essendo ambientato negli anni 70, racconta una realtà ancora oggi contemporanea, ma che in pochi conoscono.

Libro letto con il club dei lettori della nostra scuola:

Recensione a cura di Gaia Ronchetti e Sofia Filardo