IL LICEO FRANCESCO D’ASSISI NON SI TIRA INDIETRO

Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il 24 febbraio 2022, ha causato già moltissimi disagi. Molte strutture sono state attaccate durante i bombardamenti causando vittime e un innumerevole numero di sfollati. Ad oggi sono circa 660.000 i rifugiati che sono fuggiti per dirigersi vero i Paesi confinanti, come Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania e Slovacchia.

Le associazioni che si occupano delle raccolte fondi si sono immediatamente
mobilitate per raccogliere beni di prima necessità, medicinali, vestiti e coperte da mandare in Ucraina.

In particolare, Save the Children e l’associazione italiana Soleterre stanno raccogliendo cibo, acqua e cure per i bambini.

Mentre Croce Rossa Italiana, UNHCR (The UN Refugee Agency) e UNICEF (United Nations International Children’s Emergency Fund) hanno deciso di raccogliere fondi necessari per la sopravvivenza delle persone colpite e in fuga dalle ostilità, e garantire loro una rapida assistenza umanitaria.

Non solo le grandi associazioni stanno svolgendo delle raccolte, ma anche le piccole comunità. Infatti, nel nostro liceo, verrà effettuata nei giorni 7 e 8 Marzo una raccolta di generi alimentari e medicinali. La consegna in Ucraina sarà affidata alla Chiesa Ucraina di Santa Sofia a Boccea sotto la guida di padre Marco Semehen.

A proporre il nostro contributo è stata la docente di religione Paola Chiapparicci, con la quale abbiamo avuto un piacevole confronto nell’intervista seguente.

  • I ragazzi sono molto esposti alle notizie sulla guerra. Che strumenti potrebbe dare la scuola per salvaguardarli dai titoli sensazionalistici?

Ritengo che la salvaguardia dai titoli sensazionistici sia un obiettivo che la scuola debba perseguire sempre, non solo in questo caso, attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione per promuovere negli studenti uno spirito critico e  la capacità di verificare le notizie, che l’informazione spesso propone in modo fazioso o strumentale.

  • Tra colleghi, è nato un confronto riguardo la decisione o meno di parlare della guerra con i ragazzi?

In questo periodo con i colleghi ci si incontra poco, un confronto strutturato non c’è stato, sebbene con alcuni abbiamo condiviso l’esigenza e anche la difficoltà di fornire agli studenti delle chiavi di lettura realistiche e al contempo non allarmistiche. Abbiamo condiviso la necessità di mettere a tema una questione di così scottante attualità.

  • Lei cosa ha scelto?

A dire la verità non ho avuto la necessità di scegliere, credo profondamente nel confronto e nel dialogo con i colleghi e ancora di più con gli studenti,  per cui è inevitabile parlare di quello che sta succedendo, sebbene io stessa vorrei avere strumenti più qualificati per farlo. Questo problema, più che un confronto chiede comprensione e approfondimento per capire le ragioni che hanno portato a un esito così assurdo.

  • Nei giorni scorsi sono state imposte pesanti tassazioni alla Russia, che sarà già impoverita dalla guerra. Non crede che anche la popolazione russa avrà bisogno di aiuti?

Le sanzioni economiche che sono state imposte alla Russia rappresentano, a mio avviso, uno strumento meno grave di altri per fermare la guerra. Purtroppo avranno delle conseguenze negative nella vita dei cittadini russi, anche loro vittime della follia del loro governante. Ciò nonostante, il territorio di guerra, in cui ci sono morti, feriti, persone senza acqua, cibo, casa, costrette a passare ore in luoghi freddi e malsani, è l’Ucraina e quindi è lì l’emergenza umanitaria.

  • Cosa possiamo fare concretamente per aiutare l’Ucraina?

Stiamo organizzando una raccolta, qui a scuola, dei generi alimentari e medicinali di cui hanno estremo bisogno, anche per far sentire la nostra vicinanza e solidarietà. Inoltre potremmo attivarci per far arrivare la nostra voce ai governanti e a chi ne ha il potere, affinchè facciano il possibile per risolvere con la diplomazia questo conflitto. E poi pregare intensamente perché Dio illumini le scelte degli uomini e faccia sentire la Sua presenza a chiunque sta soffrendo per questa guerra.

Ringraziamo chi parteciperà alla raccolta e ne approfittiamo per elencarvi la lista di beni richiesti:

Pasta, olio di oliva, olio di girasole, riso, caffè, thè, fette biscottate, Nutella, merendine, tonno, barattoli di conserve, formaggi sottovuoto, medicine, Oki Task, aspirina, Tachipirina, ibuprofene, bende, siringhe, siringhe per la coagulazione del sangue, bende elastiche, Pampers, tele antigelo, antidolorifici, antinfiammatori, insulina (lunga durata), metformina, vitamine.

Il personale scolastico e gli studenti potranno contribuire depositando i generi da inviare presso la saletta alla destra della porta di ingresso per la sede di Via della Primavera e presso la guardiola dei collaboratori nella sede di Via C. Durante.

Possiamo dare tutti una mano!